Che cos’è?
Si tratta di una patologia infiammatoria cronica del follicolo pilifero, con coinvolgimento delle ghiandole apocrine. Appare tipicamente dopo la pubertà, più spesso nel sesso femminile. Una maggiore incidenza è stata riportata nei fumatori e nei pazienti obesi; talvolta si manifesta in associazione con altre patologie in quadri sindromici dovuti ad alterazioni genetiche.
Come si presenta?
Negli stadi iniziali si presenta generalmente con lesioni comedoniche, noduli infiammatori dolorosi e ascessi ad andamento cronico recidivante, che nelle fasi avanzate diventano multipli e talvolta confluenti, formando fastidiose fistole con secrezione di materiale siero-purulento ed esiti cicatriziali.
L’idrosadenite suppurativa interessa prevalentemente le aree del corpo ricche di ghiandole apocrine: ascelle, inguine, regione anogenitale.
Come si cura?
Il rischio di progressione con formazione di fistole e cicatrici rende necessario pianificare un trattamento efficace fin dagli stadi iniziali. Le terapie farmacologiche consistono in prodotti locali a base soprattutto di antisettici e antibiotici, utili all’esordio della patologia, da associare ad antibiotici o retinoidi sistemici in caso di lesioni multiple e confluenti, localizzate in più aree corporee.
In presenza di tragitti fistolosi ed esiti cicatriziali si può optare per un trattamento chirurgico, in particolar modo se l’area coinvolta è quella ascellare. Per quadri gravi con prevalenza di lesioni infiammatorie si può valutare l’introduzione di un farmaco biologico. Riduzione del peso e sospensione del fumo sono consigliati e utili in qualsiasi fase.